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Scopri la nostra selezione di finimenti e attrezzatura da monta inglese, progettati per garantire comfort e performance ottimali per cavallo e cavaliere. Trova le migliori briglie, sottosella, staffe e tutti gli articoli essenziali per ogni disciplina.
Nella monta inglese, la qualità e la scelta dei finimenti e dell’attrezzatura sono fondamentali per garantire il comfort e la sicurezza del cavallo e del cavaliere. Ogni componente, dalla sella alle briglie, dalle redini ai sottosella, contribuisce al benessere dell’animale e alla corretta comunicazione tra binomio. Che tu sia un principiante o un professionista, scegliere i giusti articoli per la monta inglese è il primo passo per costruire un rapporto di fiducia e migliorare le performance in campo e in passeggiata.
I finimenti per la monta inglese sono disponibili in un’ampia varietà di materiali, dal tradizionale cuoio, apprezzato per la sua resistenza e capacità di adattarsi alla forma del cavallo, ai materiali tecnici più moderni, che offrono leggerezza e praticità, ideali per un uso quotidiano. La sella deve garantire un appoggio stabile e un corretto assetto del cavaliere, mentre le briglie e le redini devono favorire un contatto chiaro e delicato con la bocca del cavallo.
Ogni sottosella, semi sottosella o finimento deve essere scelto in base alla disciplina e alle esigenze specifiche del cavallo, garantendo libertà di movimento, ammortizzazione e traspirabilità. Speroni, staffe e staffili sono determinantoi nella sicurezza del cavaliere.
Un corretto assetto della sella e la scelta di staffili, staffe e briglie con la giusta misura sono essenziali per garantire il massimo comfort al cavallo e al cavaliere. I finimenti per la monta inglese devono essere regolabili per adattarsi alla morfologia specifica di ogni cavallo, evitando pressioni e sfregamenti e permettendo una corretta distribuzione del peso.
Le regolazioni devono essere precise anche per quanto riguarda le redini, che devono mantenere una lunghezza costante senza creare tensioni eccessive, e per i staffili, che consentono al cavaliere di trovare la posizione più corretta in sella.
Ogni disciplina della monta inglese richiede finimenti specifici, progettati per soddisfare le esigenze tecniche e regolamentari. Nel dressage, ad esempio, la sella ha cuscini più lunghi e un seggio profondo, mentre le briglie sono spesso doppie, con due morsi e filetti per una comunicazione più precisa.
Nel salto ostacoli, l’attrezzatura deve garantire libertà di movimento e protezione. Le selle sono più piatte e con quartieri avanzati, i sottosella ammortizzano gli impatti e le staffe leggere e resistenti facilitano i cambi di posizione in volo.
Per il trekking e le passeggiate, la priorità è il comfort: selle ben imbottite, semi sottosella in materiali tecnici e finimenti morbidi e facili da regolare garantiscono un’esperienza piacevole anche dopo molte ore in sella.
Le competizioni ufficiali prevedono regolamenti specifici per ogni disciplina: dalla conformità di morsi e filetti alle caratteristiche dei sottosella e delle staffe, ogni dettaglio può fare la differenza in gara.
Per mantenere in perfette condizioni i finimenti per la monta inglese, è fondamentale seguire una corretta manutenzione. Il cuoio deve essere pulito e nutrito regolarmente con prodotti specifici, per mantenerlo morbido e resistente nel tempo. I materiali tecnici e i sottosella in tessuto possono essere lavati con acqua e sapone neutro, prestando attenzione alle cuciture e agli inserti.
Conservare correttamente selle, briglie e accessori in un ambiente asciutto e ben aerato aiuta a prevenire muffe e deterioramenti, garantendo una maggiore durata e prestazioni costanti in ogni situazione.
L’aristocrazia inglese nutriva una forte passione per la caccia, che veniva considerata una sorta di allenamento per la guerra, oltre che un divertimento. Era necessario, infatti, cavalcare tra ampi spazi aperti e boschi, superando ostacoli naturali di ogni genere, come fossi, alberi e rocce.
Tutti i sovrani inglesi amavano cacciare e mostrare la loro abilità di cavalieri, ma fu re Giacomo I a rendere le corse dei cavalli un vero sport, organizzano nel 1603 nell’ippodromo di Newmarket la prima gara con premio in denaro per il vincitore. Prima di essere deposto e giustiziato, il sovrano ebbe tempo di importare i primi cavalli arabi, dando inizio alla linea dei purosangue inglesi. Il suo successore, Re Giacomo II, fece redigere il primo regolamento ufficiale delle corse nel 1660, mentre Re Guglielmo d’Orange inaugurò il registro dei purosangue, discendenti dagli stalloni arabi Byerley Turk, Darley Arabian e Godolphin Barb.
La nascita della corsa come disciplina sportiva comportò un importante cambio di approccio verso il cavallo, per vincere, infatti, erano necessarie preparazione ed allenamenti mirati; per la prima volta l’animale non era visto più come un mero strumento per la guerra o da lavoro.